Inter, gennaio

Sfumato Kulusevski, che comunque sarebbe stato difficile anticipare a gennaio, l’Inter deve puntellare la rosa per poter competere fino in fondo con la Juventus.

L’infermeria dà indicazioni confortanti: Barella e Sensi mettono fine all’emergenza a centrocampo, Sanchez dovrebbe poter far rifiatare Lautaro e Lukaku, Asamoah sembra migliorare e rendere meno impellente l’acquisto di un esterno sinistro.

Ma qualcosa bisogna pur fare: Politano è stato bocciato, a centrocampo manca qualcosa e né Asamoah né Biraghi danno garanzie.

Esterno, centrocampista e centravanti restano caselle da riempire. I nomi che girano sono sempre gli stessi, ma credo possano esserci sorprese per via dei movimenti in uscita: Politano può essere la pedina di scambio per ottenere dei Mister X. Si parla di Spinazzola con la Roma, ma veste giallorosso un calciatore che sarebbe perfetto per la mediana di Conte: Cristante. Le valutazioni dei cartellini sono simili. Perché no?

Politano piace anche alla Fiorentina, con Dalbert potrebbe costituire un pacchetto per arrivare a Chiesa o Castrovilli.

Dimarco potrebbe essere un’altra pedina importante. Al Parma per Darmian, o a Verona per Kumbulla, innesto necessario se fossero vere le voci di un addio di Godin. Alla luce dell’infortunio di D’Ambrosio, Darmian mi pare un colpo da fare subito e a priori. Destra, sinistra, nei tre dietro, l’ex United può essere utile sempre, come il n°33 appena fermato ai box.

Radu e Pinamonti, possibili rientranti da Genova, potrebbero essere altre pedine di scambio preziose: soprattutto la punta potrebbe far gola a tutta la parte destra della classifica. Alla Spal per Petagna, perfetto vice Lukaku?

Certo, Vidal, Alonso, Eriksen e Giroud sono nomi di alto livello, ma potrebbero bastare italiani pronti e nel pieno della maturazione come Darmian, Cristante e Petagna.

L

La carica dei 129

129

Ho selezionato i migliori 129 marcatori dei primi cinque campionati europei (Italia, Francia, Spagna, Germania, Inghilterra). Ho escluso col bollino rosso i giocatori impossibili (Kane, Benzema, Messi, ma anche Icardi stesso, o il compianto Sala) e col bollino giallo chi ha un ruolo diverso dal centravanti (ali come Salah, centrocampisti come Benassi eccetera).
Sono rimasti 58 calciatori, riassumibili sotto alla categoria di “Centravanti da doppia cifra”, ovvero l’identikit di chi dovrà sostituire Icardi.
A questo punto, è necessaria un’altra sgrossatura, eliminando i “Ciccio Caputo” delle cinque leghe, ovvero i calciatori eccezionalmente prolifici che però hanno trent’anni e/o non certo l’appeal da Inter.
Partendo dalla serie A, eliminiamo Caputo, Babacar e Inglese. In Spagna: Charles, Molina, Iglesias, Willian, Morales, Roger, Stuani, Mata e Toko. In Francia: Delort, Bahoken, Laborde, Da Costa e Ajorque. In Inghilterra: Wood, Murray, Barnes, Wilson e Jimenez. In Germania: Waldschmidt, Ibisevic, Finnbogason, Weghorst, Kramaric e Poulsen.
28 da togliere ai 58, e rimaniamo con 30 candidati più o meno seri.
A questo punto metterei tra parentesi le scommesse, ovvero giovani ancora da consacrarsi che, sì, potrebbero essere acquistati coi soldi di Icardi, ma senza nessuna pretesa che possano sostituirlo da subito. Magari da prendere per fare il Lautaro un anno dopo, o da girare in prestito: Petagna, Dembelé, Leao, Mateta, Gomez. E scendiamo a 25.
Togliamo adesso quelli “quasi impossibili”, a meno che non si incastrino scambi astrusi, scommesse ardite o giri pazzeschi: Piatek, Milik, Immobile, Vardy, Belfodil, Mandzukic, Quagliarella, Alcacer, Plea, Martial, Aspas, Ben Yedder, A. Silva, De Tomas.
E siamo a 11, il cerchio si stringe.
A questo punto c’è da impostare una scelta.
Prendere un attaccante costoso di primo piano come Lacazette, Lukaku, Richarlison, Belotti o Haller, oppure un usato sicuro come Dzeko o Falcao? Oppure meglio prendere un giocatore di second’ordine come Pavoletti, Mitrovic o Kruse, per lasciare il trono a Lautaro?
Oppure la quarta opzione, che è una via di mezzo: Duvan Zapata.

Come sempre, tutto dipende dal progetto e dagli obiettivi. Se deve essere l’anno del grande salto, Icardi va sostituito con un centravanti di primo piano (Lukaku?), se invece basta consolidare la zona champions va benissimo una chioccia à la Dzeko, se si crede che Lautaro sia un fuoriclasse assoluto, va bene una spalla tipo Pavoletti, magari andando ad investire su un giovane e Pinamonti.
Quel che è certo è che la scommessa Zapata intriga molto…

Inter, gennaio freddino

CALCIATORE CONVOCAZIONI PRESENZE MINUTI
Matías Vecino 18 14 785′
Radja Nainggolan 14 12 731′
Sime Vrsaljko 14 10 725′
Borja Valero 19 14 715′
Keita Baldé 19 17 695′
João Mário 18 9 677′
Miranda 16 7 611′
Roberto Gagliardini 19 10 589′
Lautaro Martínez 18 12 441′
Dalbert 15 5 339′
Antonio Candreva 19 7 282′

Sono i giocatori, portieri esclusi, con meno minutaggio raccolto in questa prima metà di stagione (dati riferiti al campionato). Tutti abbondantemente sotto alla soglia del 50% del totale.
Spicca il dato, fuori tabella, che tra i centrocampisti solo Brozovic (1376 min.) ha giocato con continuità (80%). Vecino, Nainggolan, B. Valero, J. Mario e Gagliardini hanno giocato poco o pochissimo. Gagliardini appena un terzo dei minuti a disposizione.

CALCIATORE
Matías Vecino 45,91%
Radja Nainggolan 42,75%
Sime Vrsaljko 42,40%
Borja Valero 41,81%
Keita Baldé 40,64%
João Mário 39,59%
Miranda 35,73%
Roberto Gagliardini 34,44%
Lautaro Martínez 25,79%
Dalbert 19,82%
Antonio Candreva 16,49%

Leggere di uno tra Donsah, Jankto e Duncan in arrivo a gennaio, mi lascia quindi perplesso. D’accordo gli acciacchi di Vecino e Nainggolan, d’accordo che Borja va per i trentaquattro, ma Joao Mario e Gagliardini sono giovani, abili e arruolabili. Se il dato basso del portoghese si spiega con una resurrezione a metà girone, Gagliardini ultimamente è sparito dai radar.
In sintesi, l’Inter ha sei centrocampisti, Spalletti gioca a tre, a volte a due, e cinque su sei sono stati sfruttati meno del 50%. Se non parte nessuno, non si capisce il senso di far arrivare qualcuno per uno spazio che non c’è.

Anche l’attacco sembra a posto, con il povero Candreva finito nel dimenticatoio. Solamente una sua cessione potrebbe aprire le porte per una scommessa, un innesto in quel ruolo più in vista del prossimo anno che non dell’immediato.

La difesa è il ruolo che ha dato più certezze: D’Ambrosio-De Vrij-Skriniar-Asamoah è stata la difesa titolare, con Vrsaljko e Miranda primi cambi. Dalbert, in rimonta, è stato frenato sul più bello.
Questo ha portato Asamoah a giocare troppo (1345′, il quarto in assoluto, più di Icardi, Perisic, De Vrij, Politano) e a perdere lucidità nei momenti chiave. O si è certi del recupero di Dalbert e Vrsaljko, oppure l’unica lacuna dell’Inter è al livello dei terzini. Si è letto di Darmian, e mi sembra un nome sensato. L’incognita è Miranda e la sua voglia di cambiare aria. In quel caso, servirebbe un addio. Mangala, Mancini e Andersen mi sembrano tutti nomi con una loro logica.

In definitiva, mi aspetto un mercato di bassissimo profilo per l’Inter. Tutto è legato agli addii di Candreva e Miranda, uniche condizioni per operare in entrata.

In caso contrario, sarebbe opportuno sfruttare questa sessione per nuovi Caprari. Gianluca Caprari, “prenotato” dal Pescara nell’estate 2016 per 4,5mln e poi girato alla Sampdoria nell’affare Skriniar. Risultato: super plusvalenza e arrivo di un calciatore determinante come lo slovacco. Investire sui Caprari a 4,5 prima che diventino dei Tonali a cifre folli, insomma. D’altronde, è ciò che ha fatto Marotta per anni alla Juventus, è stato preso anche per quello.

Bologna Inter

Credo che la falsa partenza nerazzurra abbia molte cause e concause:
1) 7 titolari, o papabili, nuovi: Vrsaljko, Asamoah, De Vrij, Politano, Keita, Nainggolan, Martinez. Ovviamente serve tempo.
2) Reduci dal mondiale logori, stanchi o semplicemente indietro di condizione.
3) Giocatori con difficoltà fisiche ad ingranare, Icardi su tutti, apparso sovrappeso nelle prime amichevoli e, conseguentemente, ancora indietro.
4) Troppe aspettative che hanno un po’ scombinato l’ambiente.
5) Spalletti con le idee un po’ confuse.
Tutto ciò ha dato luogo a qualche evidente difficoltà:
1) Troppi gol subiti: tre in due partite. Un anno fa ne avevano subiti altrettanti in sette partite. SETTE! 1,5 gol a partita contro 0,4.
2) Difficoltà a ribaltare/sbloccare le partite.
3) squadra che cala alla distanza

Spalletti non può permettersi di lavorare piano piano a gioco e identità. Servono punti, e serve solidità difensiva. A 3, a 4, a 3 e 1/2…alta, bassa, in qualsiasi modo serva a recuperare solidità.
Giocherei con Vrsaljko, De Vrij Skriniar e D’Ambrosio davanti ad Handanovic, Gagliardini e Brozovic in mezzo, Politano Nainggolan e Perisic dietro a Icardi.

Pronostico un 1-2, con gol di Icardi, Falcinellli e Perisic.

griglia di partenza

1 JUVENTUS
2 MILAN
3 INTER
4 ROMA
5 NAPOLI
6 LAZIO
7 FIORENTINA
8 TORINO
9 ATALANTA
10 GENOA
11 SAMPDORIA
12 SASSUOLO
13 BOLOGNA
14 CAGLIARI
15 PARMA
16 UDINESE
17 EMPOLI
18 CHIEVO
19 SPAL
20 FROSINONE

Resto tra quelli convinti che la Juventus vincerà di nuovo lo scudetto senza troppi patemi.
Non credo che Ronaldo farà scintille, ma darà il suo contributo pesante. Inoltre, dopo un po’ di rodaggio, questo credo che sarà l’anno dell’esplosione di Bernardeschi, uno che ha le qualità per togliere il posto a Cuadrado fischiettando.
Il Milan, a mio avviso continua ad avere grosse lacune a centrocampo, Bonucci-Caldara, sul momento, è uno scambio a perdere, ma Higuain da solo vale dieci punti. Se proiettiamo la media punti di Gattuso sulla gestione Montella e ci aggiungiamo i punti di Higuain, il Milan diventa la rivale (per modo di dire) della Juventus.
Per l’Inter sarà la stagione di consolidamento e, insieme alla Roma rivoltata come un calzino (grande incognita), se la giocherà per mantenere i posti CL. Sui singoli: mi aspetto un L. Martinez a fasi alterne, e questo è l’anno di Schick. Ci scommetto.
Questo Napoli senza Sarri vale almeno dieci punti in meno. Ancelotti lo trovo stanco e appagato, vedo Mertens in grande difficoltà, magari a gennaio migrerà verso Londra. Lotterà con Inter e Roma per un posto CL.
La Lazio non si ripeterà, M. Savic farà fatica a confermare gli standard, L. Alberto idem, Immobile è una garanzia, ma non a quelle cifre. Correa tra nove mesi varrà quattro volte quanto è stato pagato.
Al mercato della Fiorentina darei un 7,5. portierino ottimo, se Simeone continua a crescere, sarà una squadra che darà fastidio a tutti. Atalanta e Torino subito dietro, a lottare per un posto in Europa.
Scommetto che, dopo Gagliardini e Cristante, il prossimo exploit è quello di Pasalic.
Genoa, Sampdoria e, leggermente dietro, Sassuolo regaleranno un campionato di sbadigli. Qualche bel filotto, forse, che può far illudere, al altrettanti down per un campionato anonimo. Al fantacalcio punterei su Boateng, Giampaolo può finalmente far fiorire Saponara.
Bologna e Cagliari non dovrebbero rischiare, anche se potrebbero essere squadre dalla stagione double face, con annesso esonero del tecnico.
Dal Parma in giù rischiano tutte. Tra le neopromosse do per spacciato il Frosinone, probabile che una delle altre due si aggreghi, anche se vedo durissima per la Spal ripetersi, e Chievo e Udinese mi sembrano squadre veramente scarse, anche in panchina.

-14 alla fine del mercato

La scorso anno, a pochi giorni dal termine della sessione estiva, mi ero azzardato a dare dei voti preventivi al mercato dell’Inter, in base ai possibili scenari che avrebbero potuto manifestarsi.
Alla fine venne fuori un’opzione che non avevo preventivato, una specie di mix tra le mie proposte (addii di Jovetic e Ansaldi e arrivo di Karamoh) che si collocava attorno al 7 in pagella.
Secondo me, ad oggi, il mercato dell’Inter è da 7,5. Avrei potuto dire 8, ma c’è ancora la zavorra J. Mario. Non prenderò in considerazione scenari nei quali il voto si abbasserebbe, ma mi concentrerò su possibilità che raggiunga l’8, il 9, il 10.

Inter da 10
Non si sa come, ma Modric riesce a liberarsi dal Real e l’Inter se lo porta a casa. Sarri spende 35mln per Vecino, lo sostituisce Barella, arrivato in un maxi scambio di prestiti con Emmers e Pinamonti a cercare minuti in Sardegna. J. Mario a titolo definitivo al West Ham. Borriello terza punta a zero.

Inter da 9,5
a) Tutto come sopra, ma con Rafinha al posto Modric.
b) Darei 9,5 anche se tutto rimanesse come sopra, senza l’avvicendamento Vecino-Barella

Inter da 9
a) Via Vecino e dentro Barella, come sopra. Via J. Mario. Arriva Darmian e Asamoah passa a centrocampo.
b) Via J. Mario e arriva Rafinha.
c) Superofferta dello United con Martial e Darmian per Perisic.

Inter da 8,5
a) Parte J. Mario e arriva Barella.
b) Parte J. Mario e arriva Darmian.
c) Avvicendamento Vecino-Barella, arriva un vice Nainggolan a sorpresa (Lobotka o altre scommesse)

Inter da 8
Via J. Mario e arriva un nome a sorpresa non di primo piano (Lobotka, Duncan…)

Inter d 7,5
Resta J. Mario come vice Nainggolan.

Primi segnali di Inter

Lugano, Sion e C. Palace. Avevo visto solo gli highlights e qualche spezzone delle tre amichevoli precedenti. Col Chelsea, finalmente, ho assistito ai 90′.
Non mi pare ancora il momento di fare considerazioni profonde, nonostante manchino solo tre settimane al via: Gagliardini mi sembra ancora molto indietro di condizione, Icardi leggermene sovrappeso, il migliore dei nuovi – Nainggolan – è rotto, mancano quattro titolari reduci dal mondiale – Brozovic, Perisic, Vecino e Miranda – e probabilmente anche un paio di pedine dal mercato.
A netto di tutto questo, le considerazioni possono essere frammentarie e circoscritte ad aspetti particolari e singoli.
NOTE LIETE:
La coppia Skriniar-DeVrji mi sembra, nell’impostare l’azione, la migliore in assoluto in Italia
Asamoah sembra tornato quello di Udine. Se a centrocampo continua ad essere questo giocatore rapido e ordinato, direi che l’Inter ha preso Dembelè senza prendere Dembelè
Emmers è un giocatore pronto, fatto e finito. Può e deve crescere in tutto e per tutto, ma uno che vince contrasti e corpo a corpo con Alonso e D. Luiz è maturo per la A.
Lautaro. Questo è un giocatore vero. Con tutte le difficoltà fisiologiche dell’ambientamento, l’Inter ha preso un giocatore di assoluto valore.
Karamoh sembra sempre giochicchiare e mancare di cattiveria, ma quando ha palla succede sempre qualcosa di pericoloso. Ti paresse poco…
POLLICI IN GIU’:
Difensivamente, Skriniar e De Vrji mi sembrano un po’ lenti e macchinosi
Politano e Dalbert. Li metto insieme perché il problema di fondo mi pare il medesimo: leggeri e timorosi
Candreva. Tanta buona volontà, la solita corsa, qualche buono spunto, ma mi sembra che i due problemi cronici persistano: sbaglia troppo (vedi gol Pedro) e si incaponisce con la palla tra i piedi.
Icardi, D’Ambrosio e Gagliardini: lontanissimi dalla miglior condizione

Spalletti, nei limiti della rosa a disposizione, sta sperimentando: 4-2-3-1 classico, 4-4-2, la difesa a 3 e mezzo. Politano quinto di centrocampo sulla destra, Asamoah mediano, Candreva a sinistra, Lautaro alla Nainggolan.
Questa è una squadra che ha tanta versatilità e tante opzioni. Per il momento Asamoah mi sembra l’acquisto più prezioso. Spalletti si sta convincendo a metterlo a centrocampo, mossa che potrebbe anche cambiare le strategie di mercato, fermando la caccia al mediano e concentrandosi su due terzini: uno a destra (Vrsaljko, sembra definito) e un’alternativa a Dalbert.

Rebus FFP

I problemi nerazzurri col FFP sembrano di complessa lettura. Meccanismi finanziari che tendono a sfuggire a noi comuni mortali. Ma non solo a noi, dato che Paolillo – uno che il FFP ha contribuito a scriverlo – ha detto una cosa, essendo smentito all’istante: qui .
Ho cercato di leggere il più possibile e capire. Moltissime cose mi sfuggono, ma credo di aver colto i tre problemi principali dell’Inter:
plusvalenze
ammortamenti
meccanismo rosa ridotta
Fino allo scorso anno, non essendo in Europa, il terzo problema non si poneva. Pare che la UEFA abbia dato l’ok sui conti dell’Inter sul fronte acquisti-cessioni-plusvalenze, ma che sia stata rimandata sulla questione ammortamenti. Ossia: bene aver chiuso in linea questo bilancio, ma l’Inter ha ancora un livello troppo alto relativamente agli anni a venire. Un acquisto si “spalma” sulle stagioni di contratto. Ad esempio, Vecino: pagato 24mln, contratto quadriennale, pesa 6 mln per l’anno in corso, 6 il prossimo e via fino al 2020-2021.
Secondo la UEFA, pare, l’Inter ha ancora ammortamenti complessivi troppo alti per le stagioni future: Skriniar, Dalbert, Vecino, Gagliardini, Eder, Candreva, Gabigol, Joao Mario sono tutti spalmati sulle stagioni a venire e, secondo la UEFA, pesano troppo.
L’Inter ha quindi due compiti, fare plusvalenze per pareggiare il bilancio in corso, ma anche ridurre gli ammortamenti. Candreva è stato pagato 25 mln due anni fa, e firmò un quadriennale. 12,5mln sono già stati “depennati”, ne restano 6,25 per le prossime due stagioni. Le voci di un rinnovo fino al 2021 indicano la volontà di spalmare ancor di più: 12,5 da dividere per tre stagioni anziché due. In sostanza, alleggerire di 2 mln il prossimo bilancio.
Si legge che cedere Icardi a 110mln risolverebbe tutti i problemi dell’Inter. Non sembra che sia così. Infatti, Icardi pesa praticamente zero sui bilanci a venire. I 110mln risolverebbero ogni problema di plusvalenza, certo, ma reinvestire i soldi in altri calciatori creerebbe problemi di ammortamento. Se Icardi pesa poche migliaia di euro nei prossimi bilanci, pagare 30mln un sostituto, con contratto triennale, alzerebbe di 10mln gli ammortamenti del prossimo anno.
Forse sarebbe risolutiva la cessione di Skriniar: pesa circa 6mln a stagione (28 diviso 5 anni), De Vrji è un sostituto a 0, perciò porterebbe sia plusvalenza importante che alleggerimento dei prossimi bilanci.
Ma, e qui arriva la terza incognita a complicare tutto, c’è anche la rogna delle liste UEFA per la Champions. Le limitazioni alla rosa creano problemi per l’inserimento in lista dei vari Skriniar (28 milioni), Dalbert (20 milioni), Vecino (24 milioni), Borja Valero (5,5 milioni), Gagliardini (22,3 milioni), Lautaro (circa 25 milioni), Karamoh (7 milioni). Infatti, rispetto alla rosa dell’EL 2016-2017 l’Inter deve più o meno far pari. Qualcuno rischia di rimanere fuori.
Per adesso cassa è stata fatta con Murillo (10 milioni), Medel (2,5 milioni), Banega (7,7 milioni) e Ansaldi (4 milioni). Ai quali si dovrebbero aggiungere Nagatomo e Biabiany. Comunque pochi, non bastano.
Riguardo a questo problema, tornerebbe funzionale la cessione di Icardi, che permetterebbe di inserire chiunque in lista, ma resterebbe rischiosa sugli ammortamenti.
Schematizzando:
Handanovic, Perisic, Brozovic e Icardi garantirebbero ottime plusvalenze ma, essendo già stati quasi del tutto ammortizzati, implicherebbero sostituti che alzerebbero molto gli ammortamenti futuri
cedere Skriniar e/o Vecino porterebbe plusvalenza, diminuzione degli ammortamenti, ma non conterebbero nel computo con la rosa 16-17
cedere Eder e/o Candreva conterebbe per la lista, farebbe calare gli ammortamenti, ma porterebbe poco o nulla di plusvalenza
cedere J. Mario e Gabigol non porterebbe plusvalenza, non servirebbe per le liste, ma sarebbe vitale per gli ammortamenti.
Detto ciò, credo che servano almeno tre cessioni importanti. Quattro se coltiviamo il sogno Nainggolan. J. Mario primo indiziato. Pesa 8 mln all’anno (40 diviso 5), l’addio sarebbe vitale per ridurre gli ammortamenti (24 complessivi di cartellino, più lauto ingaggio). La seconda opzione è Vecino, un altro che pesa ancora 18 mln. Se davvero Sarri lo volesse al Chelsea per 30 mln, sarebbe una bella plusvalenza, calerebbero gli ammortamenti e ci sarebbero 24 mln in meno da conteggiare nella lista UEFA. Il tutto a una condizione: che il sostituto sia low cost. Un Dembelè a 10 mln peserebbe, con un triennale, la metà di Vecino. E ci sarebbero 14mln in più da inserire in lista. Meglio ancora Duncan, che riempirebbe il buco dei due calciatori del vivaio necessari.
Terza cessione potrebbe essere Eder: con il rinnovo di un anno fa, il suo cartellino è stato spalmato fino al 2021. Pesa poco nel prossimo bilancio, sarebbe un piccolissima plusvalenza, ma aumenterebbe il saldo spendibile per la lista UEFA. Stesso discorso per Candreva.
Un’altra opzione sarebbe Perisic: grande plusvalenza, ottimo credito per lista Uefa, ma possibile gap negli ammortamenti.
Molto dipenderà dalle opzioni in entrata. Sarà vitale trovare prestiti, o parametri zero. Gli svincolati dallo Sporting potrebbero essere una svolta, oppure soluzioni alla Cancelo, o Rafinha, anche se rimarrebbe il rischio di innamorarsi di calciatori che non si possono riscattare.
Di sicuro, è un puzzle difficile da mettere insieme.

Bologna

Sono d’accordo con Adani quando dice che Spalletti deve inventarsi qualcosa, visto che la solita Inter non funziona più.
Il plus della prima parte di stagione, gli esterni, oggi sono la nota più dolente. E’ lì che bisogna intervenire: a mio avviso, né Perisic né Cadreva sono degli attaccanti; sono esterni puri, ali vecchia maniera da moduli vecchi maniera. Darebbero il meglio in un accademico 4-4-2, arando le due fasce, crossando a ripetizione e, anche con la solita imprecisione, la produttività rimarrebbe elevatissima.
A medio termine, Spalletti dovrà trovare una collocazione diversa dal 4-2-3-1 per i due, al momento meglio tenerli fuori.

HANDANOVIC
SKRINIAR MIRANDA D’AMBROSIO
CANCELO BORJA VECINO DALBERT
RAFINHA EDER
PINAMONTI

Oggi giocherei così, per dare un segnale che non ci sono intoccabili. Col tempo, la formazione potrebbe diventare più offensiva:

HANDANOVIC
SKRINIAR MIRANDA D’AMBROSIO
CANDREVA BORJA VECINO PERISIC
RAFINHA EDER
ICARDI

Stiamo a vedere se Luciano ci sorprende, oggi non vedrò la partita, e mi risparmio il pronostico, che con questa Inter non si sa più.